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Autore Discussione Lista punti FIDE-Album
Mario Parrinello 02/10/2009 70
E' stata di recente pubblicata la lista dei punti degli ALBUM-FIDE aggiornata al 2015 (data dell'ultimo album).
Qui di seguito gli italiani presenti (spero di non aver dimenticato nessuno...).Mi sembra interessante averla proposta.

Agostini Valerio 1,33
Alberto Armeni 1,00
Bottacchi Antonio  8,00
Brogi Giuseppe  3,50
Castellari Umberto 2,00
Ceriani Luigi 1,00
Chicco Adriano 32,00
Garofalo Antonio 0,83
Guida Marco 17,33
Guidelli Giorgio 9,50
Mari Alberto 20,00
Mariani Stefano 2,00
Mirri Giorgio 2,00
Parrinello Mario 111,49
Pirrone Santi 11,00
Simoni Francesco 38,33
Stocchi Ottavio 34,00
Tinebra Vincenzo 4,00
23 apr 2018 - 11.52.52
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
E' stata di recente pubblicata la lista dei punti degli ALBUM-FIDE aggiornata al 2015 (data dell'ultimo album).
Qui di seguito gli italiani presenti (spero di non aver dimenticato nessuno...).Mi sembra interessante averla proposta.
Non si capisce però perché nel file reso disponibile sul sito WFCC non vengano attribuiti punti a Bruno Preziosi, che pure compare nella lista dei problemisti e infatti ha un problema sull'Album 1956-58 (WinChloe ID 59649)
23 apr 2018 - 12.40.51
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
E' stata di recente pubblicata la lista dei punti degli ALBUM-FIDE aggiornata al 2015 (data dell'ultimo album).
Qui di seguito gli italiani presenti (spero di non aver dimenticato nessuno...).Mi sembra interessante averla proposta.

Agostini Valerio 1,33
Alberto Armeni 1,00
Bottacchi Antonio  8,00
Brogi Giuseppe  3,50
Castellari Umberto 2,00
Ceriani Luigi 1,00
Chicco Adriano 32,00
Garofalo Antonio 0,83
Guida Marco 17,33
Guidelli Giorgio 9,50
Mari Alberto 20,00
Mariani Stefano 2,00
Mirri Giorgio 2,00
Parrinello Mario 111,49
Pirrone Santi 11,00
Simoni Francesco 38,33
Stocchi Ottavio 34,00
Tinebra Vincenzo 4,00


Mentasti Gino 10,00
23 apr 2018 - 12.46.21
Mario Parrinello 02/10/2009 70
Come potevo dimenticare il mio Maestro! Chiedo umilmente scusa.
Gino Mentasti e' stato uno dei piu' grandi divulgatori della nostra arte; inoltre ha avuto grande pazienza ad analizzare le fetecchie che ponevo alla Sua attenzione.
23 apr 2018 - 13.02.58
Mario Parrinello 02/10/2009 70
Il "Prontuario del problemista" di Mentasti e' stata la fonte di apprendimento per giovani (di allora, fine anni 70) come Francesco, Antonio, Marcos (B eG) e il sottoscritto. Che grande pubblicazione!
23 apr 2018 - 13.12.12
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
Come potevo dimenticare il mio Maestro! Chiedo umilmente scusa.
Meriti 50 punti di penalizzazione sull'Album FIDE! :-)
23 apr 2018 - 13.17.57
Mario Parrinello 02/10/2009 70
Come potevo dimenticare il mio Maestro! Chiedo umilmente scusa.
Meriti 50 punti di penalizzazione sull'Album FIDE! :-)

:-))
23 apr 2018 - 13.21.21
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Senza riaprire necessariamente vecchie dispute, una disciplina che mantiene alta l'asticella ( la soglia della eccellenza ) dà indubbiamente lustro ai pochi che la superano.
Nel contempo, questo riduce automaticamente la possibilità che si estenda la base dei praticanti.
Tertium non datur, ma negli scacchi a tavolino il compromesso raggiunto sembra più digeribile.
:-)
Sbaglio ?
24 apr 2018 - 11.27.25
Mario Parrinello 02/10/2009 70
Caro Mario Micaloni, hai ragione quando dici che ottenere punti sull'Album è difficile: questa è l'unica cosa certa di questo genere di “competizioni”. Per gli scacchi a tavolino non so, in quanto non seguo più la disciplina da “secoli”, ma penso che tu ti riferisci all'ELO (non è così?).
Ma il discorso degli Album FIDE è molto più complesso di quello che si può sintetizzare in poche battute. Gli Album erano nati inizialmente solo come un'antologia dei migliori problemi (e studi) di un determinato triennio; in seguito qualche “genio” ha pensato bene di trasformarli in una macchina da titoli. A differenza del gioco a tavolino, per ottenre i titoli (Maestro FIDE 12 punti, MI=25 punti, GM=70 punti) è necessario che i propri problemi vengano inclusi in tale antologia ma è qui che nasce il problema: anche se vi sono ben delineati principi di estetica, economia e quant'altro, e anche se il gusto personale di un giudice deve essere sempre minimizzato, come fai a giudicare un'opera d'arte? E' un po' come dare dei punti ad un quadro di Picasso o ad una sinfonia di Beethoven.
Che sia giusto o sbagliato non lo so, penso comunque che in ogni caso, a prescindere dai titoli, è una gran bella soddisfazione vedere pubblicato un proprio problema su un'antologia che presenta (o dovrebbe presentare) i migliori problemi di quel triennio. E' assolutamente vero che è difficile, è assolutamente vero che talvolta non viene selezionato un lavoro che ritenevi migliore mentre un altro a tuo giudizio inferiore sì (e questo dimostra le difficoltà di giudicare un “prodotto” artistico), è anche assolutamente vero che bisogna inviare solamente i migliori problemi, ma E' anche vero che vedere apprezzato e pubblicato la propria opera d'arte (si badi bene, senza enfasi) è quello che ogni compositore desidera: comporre per sé ed anche per gli altri!
24 apr 2018 - 15.51.56
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
In effetti mi riferivo al compromesso più accettabile di giocatori a tavolino, che hanno ampliato la platea dei giocatori classificati senza sminuire il livello di eccellenza e il prestigio dei giocatori di vertice.
Da semplice candidato maestro, so che gli 800 punti elo di differenza con Anand, mi conferiscono la possibilità di una patta ogni 300 partite, ma anche di battere 97 volte su 100 una terza nazionale. Si va avanti coscienti dei propri limiti ma senza deprimersi.
Vi pongo quindi un quesito.
Se potessimo disegnare dal nulla un sistema, perchè non pensare ad una fascia più ampia di titoli che conceda visibilità anche a compositori meno eccellenti, senza diminuire il lustro di quelli alieni, e qualche illusione in più di raggiungere quel livello?
24 apr 2018 - 17.49.23
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
In effetti mi riferivo al compromesso più accettabile di giocatori a tavolino, che hanno ampliato la platea dei giocatori classificati senza sminuire il livello di eccellenza e il prestigio dei giocatori di vertice.
Da semplice candidato maestro, so che gli 800 punti elo di differenza con Anand, mi conferiscono la possibilità di una patta ogni 300 partite, ma anche di battere 97 volte su 100 una terza nazionale. Si va avanti coscienti dei propri limiti ma senza deprimersi.
Vi pongo quindi un quesito.
Se potessimo disegnare dal nulla un sistema, perchè non pensare ad una fascia più ampia di titoli che conceda visibilità anche a compositori meno eccellenti, senza diminuire il lustro di quelli alieni, e qualche illusione in più di raggiungere quel livello?
Abbiamo i nostri titoli nazionali come API. Il "problema" è che questi titoli si ottengono per i premi nei concorsi e quindi prima o poi ci si arriva tutti, per 4 gatti che siamo. Si considerano invece  principianti quelli che non hanno ancora ottenuto almeno un premio in un concorso internazionale, questo è almeno quanto si dceva negli anni 70, quando ero un principiante insieme a Mario Parrinello.
24 apr 2018 - 22.23.40
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
.
25 apr 2018 - 10.56.29
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Il dilemma di come assegnare un valore ( numerico ?! ) ad una opera intellettuale non possiamo scavalcarlo.
Anche il sistema dei premi nei tornei (premio, menzione, lode etc.) non risolve a causa delle differenze di partecipazione tra i tornei e anche tra le diverse edizioni dello stesso torneo.
Però qualcosa dovremmo muovere.
Nelle arti marziali ci sono 6 o 7 categorie di cintura e diversi livelli all'interno di ognuna.
Questo consente ai principianti di palpare i propri progressi senza dover aspettare decenni.
25 apr 2018 - 10.56.31
Marco Bonavoglia 02/10/2009 211
A che servono i titoli? Io non invio problemi all'album Fide, né partecipo ai titoli italiani. Se un mio problema entra nel verdetto, bene, se no amen. Mi pare di aver vinto cinque primi premi in carriera, ma i miei problemi preferiti hanno vinto una lode e gli altri due li ho pubblicati su una rivista che non ha tornei oppure come gara di soluzione.  A tavolino è molto più chiaro chi vince e chi perde, lì forse le categorie hanno un senso, ma considerate che in molti paesi c'è solo quella di maestro. Che senso ha differenziare al di sotto?
[aggiunta] uno dei più grandi compositori al mondo di retroanalisi ha un punto!!! E rimane uno dei più grandi (Luigi Ceriani naturalmente)
25 apr 2018 - 15.40.06
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Differenziare ha senso per attirare nuovi partecipanti e dare soddisfazione a chi fa progressi anche se ( ad oggi ) non sono sufficienti ad ottenere un titolo.
25 apr 2018 - 16.22.45
Mario Parrinello 02/10/2009 70
La soluzione di Mario Micaloni di differenziare e dare spazio a compositori meno eccellenti è giusta e assolutamente razionale: ha il duplice scopo di incentivare e motivare un problemista “in erba” ed possibilmente anche espandere la base.
Ma oltre la possibilità di avere i titoli nazionali, l'argomento è stato già trattato a livello internazionale: in passato vi erano solo due titoli internazionali, Grande Maestro e Maestro Internazionale. Ad un certo punto è stato istituito il titolo di Maestro FIDE, proprio per motivare il problemista di buon talento, ma pur sempre non di altissima fascia, a non abbandonare questo magnifico hobby.
D'altro canto è comprensibile il punto di vista di quei compositori (non pochi) come Marco B che si chiedono dell'utilità dei titoli: posizione assolutamente rispettabile.
La mia opinione sugli Album-FIDE è la seguente: anche se non si condivide il metodo di assegnazione dei titoli o addirittura anche se non di condivide il titolo stesso, è sempre motivo di grande soddisfazione vedere selezionato un proprio problema che evidentmente è stato apprezzato. Personalmente anche se ho già il titolo di Grande Maestro, anche se ho più di 100 punti, continuerò a inviare i miei problemi per la selezione agli Album a prescindere dai titoli.
25 apr 2018 - 17.09.10
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Infatti il mio ragionamento nasce da una semplice constatazione.
Negli studi i GM sono in via di estinzione!

Supponiamo di avere 100 partecipanti in una disciplina e partire da zero per assegnare delle categorie.
Io dividerei in 2 l'insieme.
Ai primi 50 si assegnano delle categorie e gli altri costituiscono il gruppo dei praticanti.
I primi 50 possiamo suddividerli in 4 categorie, con l'appellativo che gli si addice.
5 in prima fascia.
10 in seconda fascia.
15 in terza fascia.
20 in quarta fascia.
Il gruppo dei praticanti avrebbe come obiettivo ( raggiungibile! ) di entrare nella quarta fascia, e non come oggi di entrare nella èlite con una ventina di lavori da primo premio ( irraggiungibile per quasi tutti ) e dopo 30 anni.
Non basterebbe già questa possibilità a non far fuggire il 101esimo ( e poi il 102esimo ) ?
25 apr 2018 - 18.06.59
Valerio AGOSTINI 05/01/2012 17:45:54 346
Entro a dibattito già acceso ma che mi ha visto più volte intervenire: anche a voce...
Personalmente non invio più i miei lavori per l'Album FIDE per 2 ragioni:
1 - la selezione prevede eccellenze di tale livello che non ha praticamente senso il mio "esserci". Può (come un paio di volte è successo) darsi che incappi in un giudice benevolo o che davvero sia riuscito - una volta tanto - a competere coi mostri ma questo non fa di me un problemista di eccellenza appunto.
2 - in diverse occasioni (in passato) ho davvero sperato di aver fatto buone opere che sono state puntualmente estromesse dalla pubblicazione e questo ha aumentato la mia frustrazione non incoraggiandomi certo a perseguire questa via.
Coerentemente, poi, non ho più inviato lavori alle riviste "gloriose" (The Problemist, Die Schwalbe etc.). Stesse ragioni e stesse esperienze. Considerandomi un problemista di seconda fascia ho teso la mia scelta verso quelle riviste un po' più adatte allo scopo: almeno di pubblicazione (è noto che in diverse occasioni mi sono visto respingere lavori dalle "maggiori": avrà voluto dire qualcosa questo...). E così, in pace con me stesso e con il mondo, ho cominciato a vivere una nuova vita compositiva: più libera e più feconda, non dovendo superare ad ogni costo quella "asticella" che così alto è posta tanto da non vederla più!!
26 apr 2018 - 11.56.22
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Valerio, anche io sono nella fase che hai chiamato (2).
Non invierei nulla prima di aver superato l'asticella, quindi mai accadrà.

Però mi metto anche nei panni del giovane che avrebbe intenzione di cimentarsi e quando vede scalini così alti rinuncia senza nemmeno provare.
Se pensiamo che un lavoro eccellente può essere solo opera di un compositore già riconosciuto come eccellente, allora nulla da eccepire.
Dico solo che se così fosse si estinguerebbero.
Se invece pensiamo che anche un compositore di seconda fascia può ( occasionalmente ) compiere il miracolo, allora qualcosa dovrebbe cambiare.
Per i compositori eccellenti non cambia nulla, perchè si sa che creano lavori mediamente eccellenti, ma credo possano essere contenti se il vertice in cui risiedono appartiene ad una piramide più alta.
:-)
26 apr 2018 - 12.35.53
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
Non sapevo di questo interessante dibattito. Ora lo rileggerò attentamente e spero quanto prima di dire una mia opinione in merito.

Ma voi dovete farmi un fischio quando scrivete :-)

Antonio
26 apr 2018 - 19.12.54
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
Il mio 0,83 immagino derivi da un lavoro a 4 mani, e uno a sei mani... 0,50+0,33. Quindi non è manco merito "solo mio" !!
26 apr 2018 - 19.15.00
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
Senza riaprire necessariamente vecchie dispute, una disciplina che mantiene alta l'asticella ( la soglia della eccellenza ) dà indubbiamente lustro ai pochi che la superano.
Nel contempo, questo riduce automaticamente la possibilità che si estenda la base dei praticanti.
Tertium non datur, ma negli scacchi a tavolino il compromesso raggiunto sembra più digeribile.
:-)
Sbaglio ?


Inizio il mio esteso intervento, a tappe.
1^ tappa.
Perché deve automaticamente ridurre la base dei praticanti?  Io non penso sia colpa dell'ALBUM FIDE se i giovani sono pochi, e non solo in Italia. Anzi, se io avessi 40 anni farei la scalata ai titoli, avrei tempo per farla, sempre se avessi il talento necessario. Alla mia età (65,5) quello che ho fatto, ho fatto.
Altro discorso è se vale la pena o no avere questi titoli, ma ci ritorno in altra tappa.
27 apr 2018 - 16.25.55
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
in seguito qualche “genio” ha pensato bene di trasformarli in una macchina da titoli.

Vorrei proprio sapere chi è quel genio... lo prenderei a martellate in testa. (Antonio)

A differenza del gioco a tavolino, per ottenre i titoli (Maestro FIDE 12 punti, MI=25 punti, GM=70 punti) è necessario che i propri problemi vengano inclusi in tale antologia ma è qui che nasce il problema: anche se vi sono ben delineati principi di estetica, economia e quant'altro, e anche se il gusto personale di un giudice deve essere sempre minimizzato, come fai a giudicare un'opera d'arte? E' un po' come dare dei punti ad un quadro di Picasso o ad una sinfonia di Beethoven.

Esatto. Siccome sono appassionato di cinema, spesso leggo le critiche dei Critici di professione. Su 10 commenti, un film viene giudicato ottimo, buono, mediocre, pessimo... Ma 'sti tizi hanno visto lo stesso film? Come diceva Mario P. in effetti un'opera d'arte non è facile da giudicare, anzi direi impossibile, alla faccia dei criteri che noi giudici dovremmo applicare. (Antonio)


Che sia giusto o sbagliato non lo so, penso comunque che in ogni caso, a prescindere dai titoli, è una gran bella soddisfazione vedere pubblicato un proprio problema su un'antologia che presenta (o dovrebbe presentare) i migliori problemi di quel triennio.

In teoria si, darebbe soddisfazione, ma per me sarebbe sufficiente prendere onorificenze nella rivista originaria dove il problema è pubblicato. Punto.  Si sa poi che giudici diversi possono giudicare in modo diverso - come i critici cinematografici suddetti. Inoltre nell'album fide i giudici sono 5, i loro voti peggiori e migliori vengono scartati e ne rimangono 3... mi pare solo un gran casino. Se un problema mi piace, io vorrei dargli 4, ma so già che il mio 4 verrebbe escluso. Allora mi spiegate perché diavolo si dà al giudice la possibilità di dare 4 punti? Si lo so, se tutti e cinque danno 4 punti, anche tolti due di loro, il problema si becca 12 punti. Per me è più logico semplicemente che tutti i cinque voti ricevuti siano conteggiati. Perché il mio voto superpositivo deve essere tolto (idem per il voto negativo)? (Antonio)


E' assolutamente vero che è difficile, è assolutamente vero che talvolta non viene selezionato un lavoro che ritenevi migliore mentre un altro a tuo giudizio inferiore sì (e questo dimostra le difficoltà di giudicare un “prodotto” artistico), è anche assolutamente vero che bisogna inviare solamente i migliori problemi,

Ma è anche vero che talvolta lo stesso autore non sa giudicare i propri lavori. Mi è capitato più volte che un problema sul quale speravo molto, nel concorso X per capirci, non si becca neppure una lode, mentre un altro problema a sorpresa va in verdetto. E rimango di sasso: come mai quel lavoro umile è piaciuto al giudice? (Antonio)


ma E' anche vero che vedere apprezzato e pubblicato la propria opera d'arte (si badi bene, senza enfasi) è quello che ogni compositore desidera: comporre per sé ed anche per gli altri!


Fine seconda tappa!
27 apr 2018 - 16.42.06
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
In effetti mi riferivo al compromesso più accettabile di giocatori a tavolino, che hanno ampliato la platea dei giocatori classificati senza sminuire il livello di eccellenza e il prestigio dei giocatori di vertice.
Da semplice candidato maestro, so che gli 800 punti elo di differenza con Anand, mi conferiscono la possibilità di una patta ogni 300 partite, ma anche di battere 97 volte su 100 una terza nazionale. Si va avanti coscienti dei propri limiti ma senza deprimersi.
Vi pongo quindi un quesito.
Se potessimo disegnare dal nulla un sistema, perchè non pensare ad una fascia più ampia di titoli che conceda visibilità anche a compositori meno eccellenti, senza diminuire il lustro di quelli alieni, e qualche illusione in più di raggiungere quel livello?
Abbiamo i nostri titoli nazionali come API. Il "problema" è che questi titoli si ottengono per i premi nei concorsi e quindi prima o poi ci si arriva tutti, per 4 gatti che siamo. Si considerano invece  principianti quelli che non hanno ancora ottenuto almeno un premio in un concorso internazionale, questo è almeno quanto si dceva negli anni 70, quando ero un principiante insieme a Mario Parrinello.


Effettivamente quasi tutti quelli che hanno voluto partecipare ai titoli API, sono diventati Maestri. Sarà sbagliato il sistema PreMo? Non so, ma chi è capace di far di meglio? E comunque quel che è fatto è fatto.
Antonio
27 apr 2018 - 16.47.44
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
A che servono i titoli? Io non invio problemi all'album Fide, né partecipo ai titoli italiani. Se un mio problema entra nel verdetto, bene, se no amen. Mi pare di aver vinto cinque primi premi in carriera, ma i miei problemi preferiti hanno vinto una lode e gli altri due li ho pubblicati su una rivista che non ha tornei oppure come gara di soluzione.  A tavolino è molto più chiaro chi vince e chi perde, lì forse le categorie hanno un senso, ma considerate che in molti paesi c'è solo quella di maestro. Che senso ha differenziare al di sotto?
[aggiunta] uno dei più grandi compositori al mondo di retroanalisi ha un punto!!! E rimane uno dei più grandi (Luigi Ceriani naturalmente)


Naturalmente tutti rispettiamo il desiderio di non partecipare alle "categorie" internazionali o nazionali. Che forse è la cosa migliore da fare.
Ricordo che un tale, Chris Feather, non ha mai inviato (lui...) i suoi lavori al fide-album. Se ha dei punti è perché dei problemi joint sono stati inviati dal collega.
E' scandaloso che Ceriani abbia un solo punto. No comment.
Antonio
27 apr 2018 - 16.53.42
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
Entro a dibattito già acceso ma che mi ha visto più volte intervenire: anche a voce...
Personalmente non invio più i miei lavori per l'Album FIDE per 2 ragioni:
1 - la selezione prevede eccellenze di tale livello che non ha praticamente senso il mio "esserci". Può (come un paio di volte è successo) darsi che incappi in un giudice benevolo o che davvero sia riuscito - una volta tanto - a competere coi mostri ma questo non fa di me un problemista di eccellenza appunto.
2 - in diverse occasioni (in passato) ho davvero sperato di aver fatto buone opere che sono state puntualmente estromesse dalla pubblicazione e questo ha aumentato la mia frustrazione non incoraggiandomi certo a perseguire questa via.
Coerentemente, poi, non ho più inviato lavori alle riviste "gloriose" (The Problemist, Die Schwalbe etc.). Stesse ragioni e stesse esperienze. Considerandomi un problemista di seconda fascia ho teso la mia scelta verso quelle riviste un po' più adatte allo scopo: almeno di pubblicazione (è noto che in diverse occasioni mi sono visto respingere lavori dalle "maggiori": avrà voluto dire qualcosa questo...). E così, in pace con me stesso e con il mondo, ho cominciato a vivere una nuova vita compositiva: più libera e più feconda, non dovendo superare ad ogni costo quella "asticella" che così alto è posta tanto da non vederla più!!


Concordo alquanto con le parole di Valerio, perché le sue decisioni le abbiamo praticamente prese insieme, chiacchierando al telefono.
Posso solo ricordare che il buon Petko Petkov, quando ha bisogno di fairy per StrateGems, mi/ci scrive una mail per chiederci inediti. Lo fa a tanti ovviamente, ma fa comunque piacere che una tale personalità si prende la briga di chiederci lavori. Che poi vengono puntualmente pubblicati su StrateGems.
Fa molto dispiacere invece, vedere respinti dei lavori da altre riviste altolocate; pur sapendo di non aver inviato capolavori, non era mia/nostra pretesa vincere premi, ma solo di vederli pubblicati. Qualcuno - forse Francesco? - mi disse: se tale rivista te li respinge, un'altra rivista li pubblicherà. Appunto, per questo li mando direttamente ad altra rivista, e quelle altolocate le lascio perdere.

Fine del mio intervento!
27 apr 2018 - 17.05.13
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105

Inoltre nell'album fide i giudici sono 5, i loro voti peggiori e migliori vengono scartati e ne rimangono 3... mi pare solo un gran casino. Se un problema mi piace, io vorrei dargli 4, ma so già che il mio 4 verrebbe escluso. Allora mi spiegate perché diavolo si dà al giudice la possibilità di dare 4 punti? Si lo so, se tutti e cinque danno 4 punti, anche tolti due di loro, il problema si becca 12 punti. Per me è più logico semplicemente che tutti i cinque voti ricevuti siano conteggiati. Perché il mio voto superpositivo deve essere tolto (idem per il voto negativo)? (Antonio)
Questa regola non si applica all'Album FIDE, dove i giudici sono solamente 3. Si applica invece al WCCI e al WCCT e serve per limitare i "danni" di un singolo punteggio troppo estremistico. Se un problema ottiene ad esempio 4+2+2+1,5+1 è facile pensare che il 4 e l'1 siano esagerati.
Per quanto riguarda l'Album FIDE, i problemi vengono giudicati in modo indipendente, poi i casi controversi vengono riesaminati, ma senza che i giudici possano influenzarsi a vicenda. Inoltre si riprendono in esame i problemi con 7,5 punti, rivalutando un loro eventuale inserimento nell'Album.
A questo punto so che muori dalla voglia di fare il giudice in una sezione del prossimo Album :-), esperienza da me appena vissuta e sicuramente interessante.
27 apr 2018 - 17.09.30
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
Dimenticavo: pesa anche il fastidio di dover scegliere quali problemi inviare al fide-album. Ci si lambicca il cervello e poi - come ho già detto - non essendo buon giudice dei miei lavori, finisco col mandare problemi indegni. O magari sono quasi tutti indegni.
Ma quando io e Valerio abbiamo inviato un problemazzo che prese il secondo premio su The Problemist (eh si, è capitato anche questo), perché non fu pubblicato sul famigerato album? Mi pare cosa alquanto pazzesca.

A risentirci.
Antonio
27 apr 2018 - 17.11.59
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74

Inoltre nell'album fide i giudici sono 5, i loro voti peggiori e migliori vengono scartati e ne rimangono 3... mi pare solo un gran casino. Se un problema mi piace, io vorrei dargli 4, ma so già che il mio 4 verrebbe escluso. Allora mi spiegate perché diavolo si dà al giudice la possibilità di dare 4 punti? Si lo so, se tutti e cinque danno 4 punti, anche tolti due di loro, il problema si becca 12 punti. Per me è più logico semplicemente che tutti i cinque voti ricevuti siano conteggiati. Perché il mio voto superpositivo deve essere tolto (idem per il voto negativo)? (Antonio)
Questa regola non si applica all'Album FIDE, dove i giudici sono solamente 3. Si applica invece al WCCI e al WCCT e serve per limitare i "danni" di un singolo punteggio troppo estremistico. Se un problema ottiene ad esempio 4+2+2+1,5+1 è facile pensare che il 4 e l'1 siano esagerati.
Per quanto riguarda l'Album FIDE, i problemi vengono giudicati in modo indipendente, poi i casi controversi vengono riesaminati, ma senza che i giudici possano influenzarsi a vicenda. Inoltre si riprendono in esame i problemi con 7,5 punti, rivalutando un loro eventuale inserimento nell'Album.
A questo punto so che muori dalla voglia di fare il giudice in una sezione del prossimo Album :-), esperienza da me appena vissuta e sicuramente interessante.


Ah bene, non ricordavo i particolari dei giudicanti fra le varie manifestazioni.
In quanto all'essere giudice dell'album fide, te lo sogni, a meno che non mi diano 1000 euro per il disturbo.
27 apr 2018 - 17.16.06
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
Dimenticavo: pesa anche il fastidio di dover scegliere quali problemi inviare al fide-album. Ci si lambicca il cervello e poi - come ho già detto - non essendo buon giudice dei miei lavori, finisco col mandare problemi indegni. O magari sono quasi tutti indegni.
Ma quando io e Valerio abbiamo inviato un problemazzo che prese il secondo premio su The Problemist (eh si, è capitato anche questo), perché non fu pubblicato sul famigerato album? Mi pare cosa alquanto pazzesca.
Io trovo divertente scegliere i problemi. Non impeditemi di sognare!
Per quanto riguarda il problemazzo ... magari avrà avuto 7 o 7,5 punti e non sarà entrato per un pelo... chissà! Come già raccontai, molti miei Primi Premi non sono entrati, mentre lo sono problemi neppure lodati... il meccanismo del giudizio non è infallibile perché un giudizio è pur sempre soggettivo, penso si sia già chiarito.
27 apr 2018 - 17.57.44
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105

Inoltre nell'album fide i giudici sono 5, i loro voti peggiori e migliori vengono scartati e ne rimangono 3... mi pare solo un gran casino. Se un problema mi piace, io vorrei dargli 4, ma so già che il mio 4 verrebbe escluso. Allora mi spiegate perché diavolo si dà al giudice la possibilità di dare 4 punti? Si lo so, se tutti e cinque danno 4 punti, anche tolti due di loro, il problema si becca 12 punti. Per me è più logico semplicemente che tutti i cinque voti ricevuti siano conteggiati. Perché il mio voto superpositivo deve essere tolto (idem per il voto negativo)? (Antonio)
Questa regola non si applica all'Album FIDE, dove i giudici sono solamente 3. Si applica invece al WCCI e al WCCT e serve per limitare i "danni" di un singolo punteggio troppo estremistico. Se un problema ottiene ad esempio 4+2+2+1,5+1 è facile pensare che il 4 e l'1 siano esagerati.
Per quanto riguarda l'Album FIDE, i problemi vengono giudicati in modo indipendente, poi i casi controversi vengono riesaminati, ma senza che i giudici possano influenzarsi a vicenda. Inoltre si riprendono in esame i problemi con 7,5 punti, rivalutando un loro eventuale inserimento nell'Album.
A questo punto so che muori dalla voglia di fare il giudice in una sezione del prossimo Album :-), esperienza da me appena vissuta e sicuramente interessante.


Ah bene, non ricordavo i particolari dei giudicanti fra le varie manifestazioni.
In quanto all'essere giudice dell'album fide, te lo sogni, a meno che non mi diano 1000 euro per il disturbo.
Beh! Sicuramente è un impegno meno pesante adesso che ci sono i computer e i diagrammi in PDF di quando era tutto cartaceo.
27 apr 2018 - 18.00.22
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Sul fatto che i computer abbiano facilitato il lavoro, bè è un coltello senza manico: il lavoro di documentazione e analisi è infinitamente più rapido e preciso, ma nel contempo i giudici sono molto più inflessibili e secondo me, almeno per quanto riguarda gli studi, hanno alzato l'asticella.
Nella maggior parte dei casi escludono i lavori di stampo tecnico, e per ignorare un lavoro è sufficiente "non vedo il contenuto artistico".
Anche le miniature sono quasi scomparse e poi c'è la scuola ucraina che pretende anche una "falsa traccia".
27 apr 2018 - 18.28.20
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Comunque le opinioni sono tutte legittime, io guardo il risultato pratico, e vedo che i possessori di titoli sono in via di estinzione, mentre i giovani che in teoria potrebbero sostituirli probabilmente si dedicano ad altro.
27 apr 2018 - 18.31.25
Gabriele Brunori 29/09/2009 133
Per esempio, io non ho mandato nessun mio problema per l'album fide.
:)
28 apr 2018 - 16.45.01
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
Per esempio, io non ho mandato nessun mio problema per l'album fide.
:)
E' il sistema migliore per non diventare (almeno) Maestro FIDE, salvo incidenti di percorso come i 0,83 punti di Antonio.
Io credo che qualche tuo problema farebbe la sua sporca figura sull'Album, ad esempio il tuo 1° Premio di BP 12-13 e il 3° Premio Wine Ty Batoumi 2013. Ma anche altri, sicuramente.
28 apr 2018 - 17.00.59
Mario Parrinello 02/10/2009 70
Per esempio, io non ho mandato nessun mio problema per l'album fide.
:)


Gabriele, posso sapere per quale oscuro motivo non mandi i tuoi problemi per la selezione sull'album? A meno che tu non creda all'utilita' dei titoli, sono d'accordo con Francesco che i tuoi lavori migliori sicuramente non sfigurerebbero.
28 apr 2018 - 19.11.40
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Ho una domanda per Francesco:
quando scrivi che alcuni tuoi lavori nemmeno lodati in torneo, sono stati inseriti nell'Album, bè qualcuno ci credeva, se li ha inviati....
Quindi il primo passo è "crederci".

Ebbene, questa discussione ha chiarito che la metà di noi non fa nemmeno il primo passo.
Houston, abbiamo un problema !
:-)
28 apr 2018 - 19.41.39
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
Ho una domanda per Francesco:
quando scrivi che alcuni tuoi lavori nemmeno lodati in torneo, sono stati inseriti nell'Album, bè qualcuno ci credeva, se li ha inviati....
Quindi il primo passo è "crederci".

Ebbene, questa discussione ha chiarito che la metà di noi non fa nemmeno il primo passo.
Houston, abbiamo un problema !
:-)
Chiaramente un lavoro da Album deve avere qualche pregio e soprattutto piacere al suo autore. Poi bisogna vedere le ragioni per cui non è stato apprezzato in verdetto. Possono prevalere i primi o le seconde. Ad esempio un problema complesso può essere stato inizialmente deprezzato ed escluso per difetti costruttivi, certamente però non gravi. O viceversa un problema ben fatto non viene rienuto sufficientemente originale dai giudici dell' Album (sono solo degli esempi e non sono esaustivi). In quei casi in cui il giudice del concorso andato male coincide con uno di quelli dell'Album... beh, inutile insistere!
28 apr 2018 - 20.50.58
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
[QUOTE]Senza

Inizio il mio esteso intervento, a tappe.
1^ tappa.
Perché deve automaticamente ridurre la base dei praticanti?  Io non penso sia colpa dell'ALBUM FIDE se i giovani sono pochi, e non solo in Italia. Anzi, se io avessi 40 anni farei la scalata ai titoli, avrei tempo per farla, sempre se avessi il talento necessario. Alla mia età (65,5) quello che ho fatto, ho fatto.
Altro discorso è se vale la pena o no avere questi titoli, ma ci ritorno in altra tappa.


Non abbiamo tutti gli stessi stimoli, ma è chiaro che se un giovane si applica alla composizione lo fa per 2 motivazioni principali:
-il piacere di comporre qualcosa di bello e unico.
-la soddisfazione di vedere riconosciuto questo fatto anche dagli altri.

La ripartizione tra queste 2 spinte può essere diversa, ma esistono entrambe in tutti i compositori.

Se la seconda spinta viene attenuata o addirittura annichilita, per gli individui che la sentivano marginalmente cambia poco, ma per gli altri è una zavorra che può cambiare il percorso, o addirittura fermare la marcia.
Non so valutare quanto, ma questo riduce la base dei praticanti, non si può negarlo.

29 apr 2018 - 10.07.19
Francesco Simoni 21/01/2012 17:40:52 105
[QUOTE]Senza

Inizio il mio esteso intervento, a tappe.
1^ tappa.
Perché deve automaticamente ridurre la base dei praticanti?  Io non penso sia colpa dell'ALBUM FIDE se i giovani sono pochi, e non solo in Italia. Anzi, se io avessi 40 anni farei la scalata ai titoli, avrei tempo per farla, sempre se avessi il talento necessario. Alla mia età (65,5) quello che ho fatto, ho fatto.
Altro discorso è se vale la pena o no avere questi titoli, ma ci ritorno in altra tappa.


Non abbiamo tutti gli stessi stimoli, ma è chiaro che se un giovane si applica alla composizione lo fa per 2 motivazioni principali:
-il piacere di comporre qualcosa di bello e unico.
-la soddisfazione di vedere riconosciuto questo fatto anche dagli altri.

La ripartizione tra queste 2 spinte può essere diversa, ma esistono entrambe in tutti i compositori.

Se la seconda spinta viene attenuata o addirittura annichilita, per gli individui che la sentivano marginalmente cambia poco, ma per gli altri è una zavorra che può cambiare il percorso, o addirittura fermare la marcia.
Non so valutare quanto, ma questo riduce la base dei praticanti, non si può negarlo.
Comunque anche vincere un premio, menzione, lode in un concorso dà soddisfazione al principiante. Non credo che uno si avvicini alla composizione perché ci sono i titoli, ma piuttosto perché si interessa agli scacchi e si scopre portato nella problemistica. Comporre la propria opera d'arte e vedersela pubblicata è bello.
30 apr 2018 - 12.00.04
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Su questo non ci piove.
La base sarebbe (potenzialmente) formata da quelli che smettono, o non cominciano affatto, a causa delle difficoltà, ma anche da chi continua a prescindere.
Io sono tra questi, ho cominciato tardi ma il mio serbatoio di autostima mi consentirebbe altri 60 anni di attività, nessun dubbio su questo.
Un migliore sistema, se esiste, possiamo approntarlo noi oppure quelli che seguiranno.
Mi sembrava possibile risparmiare tempo :-)
30 apr 2018 - 15.05.13
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
Ragazzi, mi avete fatto venire di nuovo la voglia di provarci.

Nel 2017 ho pubblicato questo Hm2 su Probleemblad.

3K4/p7/4Br1R/3p1P2/r1ppb1k1/R1b1np1N/n1pp1P2/8

1.Cb4 Ta1 2.Cxf5 Tg1‡
1.Ab4 Td3 2.Axf5 Txd4‡
1.Tb4 Txa7 2.Txf5 Tg7‡

Che dite, vale la pena che lo invio in futuro al fide-album?
03 mag 2018 - 19.04.05
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
Il mio sì vale pochissimo, per me è  come leggere un testo in sumero arcaico....

Ho una domanda fuori argomento:
Lo scorso anno ho inviato 2 studi al concorso Shackmatnaya Kompositija 2017, direttore S.Osintsev.
A 5 mesi dalla chiusura non ho alcuna notizia, di pubblicazione, verdetto o altro che sia.
Qualche suggerimento  prima di scrivere al direttore ?
06 mag 2018 - 14.57.54
Mario Micaloni 08/12/2015 19:10:38 70
L'amico Marco Campioli mi dice che 5 mesi ( ma ora sono quasi 6 ) per il verdetto sono pochi....di solito impiegano almeno 7-8 mesi.
Bè sarà consuetudine, ok, ma non sono pochi 6 mesi.
Più probabilmente sono pochi i giudici, e quindi c'è sovraccarico di impegni per chi si sacrifica.
Però sono convinto che una conclusione più rapida dei tornei sia comunque auspicabile.
Vorrei segnalare, ma non necessariamente in senso positivo, anche un caso opposto.
Nel memorial Malyshko 105MT, formale solo sulla carta, i 3 giudici ( Pervakov e 2 GM a tavolino ) hanno emesso il verdetto 10 giorni dopo l'ultimo studio ricevuto.
( se c'è una bozza di "pre-giudizio" si risparmia un sacco di tempo :-) )
07 giu 2018 - 00.11.34
Antonio Garofalo 21/10/2015 11:24:43 74
L'amico Marco Campioli mi dice che 5 mesi ( ma ora sono quasi 6 ) per il verdetto sono pochi....di solito impiegano almeno 7-8 mesi.
Bè sarà consuetudine, ok, ma non sono pochi 6 mesi.
Più probabilmente sono pochi i giudici, e quindi c'è sovraccarico di impegni per chi si sacrifica.
Però sono convinto che una conclusione più rapida dei tornei sia comunque auspicabile.
Vorrei segnalare, ma non necessariamente in senso positivo, anche un caso opposto.
Nel memorial Malyshko 105MT, formale solo sulla carta, i 3 giudici ( Pervakov e 2 GM a tavolino ) hanno emesso il verdetto 10 giorni dopo l'ultimo studio ricevuto.
( se c'è una bozza di "pre-giudizio" si risparmia un sacco di tempo :-) )


1) Si, i giudici sono pochi!!
2) la bozza pre-giudizio la faccio (parlo per me, ma certo anche altri la faranno), ma ciò non significa che ci debba essere un termine fisso - sei mesi, 8 mesi o un anno che sia. In fondo abbiamo anche altri impegni nella vita, nessuno ci dà uno stipendio per fare i giudici.
Sono anch'io vittima di ritardi astronomici... Pazienza. E' un tale casino cercare i giudici. Sul mio sito ho chiesto se qualcuno si offre, ma dall'estero silenzio totale, solo Mario e Francesco si sono offerti, come potrete vedere su BP87 e 88.
13 giu 2018 - 20.59.37